martedì 14 febbraio 2012

365/25

Nel dibattito che si apre il 14 febbraio tra coloro che lo vedono tutto cuori, cene a lume di candela, regali e passione, e quelli che invece lo detestano, ignorandolo e guardando con aria compassionevole gli appartenenti alla prima categoria, io mi schiero così: 
non l’ho mai festeggiato, pur avendo spesso un fidanzato accanto…
odio i cuori, questo tutti giorni dell’anno…
sono romantica, ma non troppo...
mi imbarazzano molto le dichiarazioni d’amore gridate troppo forte…
insomma, non credo che vincerei il titolo per la migliore torta a forma di cuore preparata per il proprio fidanzato/compagno/marito…
Ma…non posso negare che il messaggio che mi ha mandato questa mattina l'uomo più importante della mia vita, mi ha fatto iniziare con un sorriso questa giornata, e che la sovraesposizione odierna della parola amore mi ha fatto venire in mente una raccolta di poesie di Pedro Salinas comprata forse 8 anni fa, che ho amato molto e che avevo dimenticato…probabilmente, prima o poi l’avrei riletta…ma questo giorno ha anticipato il “destino” e bisogna dargliene atto…


La forma de querer tù
es dejarme que te quiera.
El sì con que te me rindes
es el silencio. Tus besos
son ofrecerme los labios
para que los bese yo.
Jamás palabras, abrazos,
me dirán que tù existías,
que me quisiste: Jamás.
Me lo dicen hojas blancas,
mapas, augurios, teléfonos;
tù, no.
Y estoy abrazado a ti
sin preguntarte, de miedo
a que no sea verdad
que tù vives y me quieres.
Y estoy abrazado a ti
sin mirar y sin tocarte.
No vaya a ser que descubra
con preguntas, con caricias,
esa soledad inmensa
de quererte sólo yo.

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