martedì 21 gennaio 2014

La vita mette ordine



Il sogno di un laboratorio messo su in funzione delle reali esigenze di lavoro, allestito su misura nostra e che mostrasse la nostra faccia e il nostro cuore, io e Francesco l’abbiamo sempre avuto da quando le nostre passioni si sono trasformate, a nostra insaputa, tra le nostre mani, in un lavoro. 
Uno di quelli che ti impegnano tutto il giorno, e, molto spesso, anche la notte; che ti costringono a imparare molte cose che non sai, che non pensavi avresti mai imparato e che non centrano niente con quello che hai studiato; che non ti permettono di fare troppi programmi e ti impediscono di avere un finanziamento o di accendere un mutuo; che sì, ti fanno viaggiare, ma sempre come se avessi appena finito la maturità (non sai dove dormirai e con pochi soldi per gli imprevisti); che ti annullano il pensiero di fare la manicure e ti costringono ad indossare il camice anche d’estate.
É quel genere di lavoro che, spesso, ti regala gli sguardi perplessi  di chi ne ha scelto uno più “ordinato” e rassicurante, ed è convinto che la tua scelta possa fare rima con incoscienza, comodità e immaturità (ad essere buoni) ma, ovviamente, mai con fatica o serietà.
Ma è anche uno di quei lavori che a volte ti fa leggere, a chiusura di una mail, frasi del tipo “grazie mille perché sei un’artista”  (ho le prove!) o ti permette di ascoltare complimenti come “sembra di indossare una scultura!” (ho i testimoni!); che ti fa partire per Madrid per visitare una mostra per cui si è stati selezionati senza aver mai mandato la candidatura e che ti fa acquistare, per caso, un libro all’aeroporto di Bologna perché sopra c’è la foto di una tua creazione; che a volte non ti fa sentire la fatica anche se sono le 3 di notte e sei ancora in laboratorio con gli attrezzi in mano; che ti fa provare quella magica sensazione di pensare qualcosa e poi vederla materializzata tra le tue mani dopo qualche giorno.

Ormai, con sacrifici e speranza, la vita e l’età ci hanno obbligati a scegliere, e perciò, quel laboratorio solo sognato, lo abbiamo trovato e da due mesi abbiamo anche le chiavi.

Siamo ancora in fase di allestimento, e ci vorrà ancora un mesetto prima che abbia il nostro aspetto, ma, nel frattempo, tra una parete di cartongesso e "una mano di bianco", insieme allo spazio stiamo provando a riorganizzare anche tutti gli altri aspetti del nostro lavoro.

È qualcosa che mi sono ripromessa da una paio di anni. Chi mi conosce lo sa. Ma non ci sono mai riuscita come avrei voluto.

Ogni volta programmo di prendere in mano per almeno un mese solo il computer e la macchina fotografica e dedicarmi al miglioramento delle mie finestre virtuali sul mondo e della promozione  e organizzazione del mio lavoro che (mio malgrado) non è fatto solo di disegni, seghetti da traforo e metallo.

Mi armo di buoni propositi come ristudiare il sito internet, avviare un e-commerce, mettere a posto il blog e dargli la vita che vorrei, fotografare per bene i miei lavori, dare un aspetto più graficamente gradevole alla presentazione delle varie collezioni, mettere giù descrizioni e ispirazioni che alimentano il mio lavoro, sperando di rendere il tutto accessibile a chiunque. L’obiettivo è di evitare di rispondere, in perenne imbarazzo, “sono in fase di transizione, sto lavorando ad una nuova presentazione del marchio e bla bla bla...” a chi mi chiede “hai un sito?”, “dove altro possiamo vedere il tuo lavoro o conoscerti meglio?”

Mi ripeto frasi del tipo “da domani inizio” (come la dieta il lunedì), poi arriva “domani” e arrivano anche nuove mail, nuove richieste e collaborazioni, la necessità di progettare nuovi lavori, l’occasione di mercatini e esposizioni, la scadenza di concorsi, l’organizzazione di viaggi non previsti, le selezioni per corsi necessari alla continua formazione.

L’allestimento del laboratorio è un buono stimolo per questo proposito in stile “ricomincio da tre”.

Questo blog è stato il primo a subire un restyling, seppur non definitivo, e perciò ogni passo verso una dimensione più ordinata del nostro lavoro ho deciso di notificarla qui, come in un quaderno di appunti.

Durerà?
Per adesso questo è un inizio.

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...