martedì 31 gennaio 2012

365/12

"Tre persone erano al lavoro in un cantiere edile. Avevano il medesimo compito, ma quando fu loro chiesto quale fosse il loro lavoro, le risposte furono diverse.
"Spacco pietre" rispose il primo.
"Mi guadagno da vivere" rispose il secondo.
"Partecipo alla costruzione di una cattedrale" disse il terzo"
Peter Schultz

"Il lavoro non mi piace − non piace a nessuno − ma mi piace quello che c'è nel lavoro: la possibilità di trovare sé stessi" (Joseph Conrad)

365/11
Oggi la mia foto e per la mia serata passata lavorando...perchè quando la giornata non è stata proprio perfetta, sento di essere fortunata perchè tornando a casa avrò qualcosa che mi farà sentire libera...

Tutti gli uomini conoscono l'utilità delle cose utili; ma non conoscono l'utilità della futilità.
Chuang Tzu, Il sacro libro di Nan Hua

domenica 29 gennaio 2012

"Certo, per l'argento vi sono miniere e per l'oro luoghi dove esso si raffina. Il ferro si cava dal suolo e la pietra fusa libera il rame"

365/9
365/10

Ieri ho saltato la mia pubblicazione fotografica giornaliera e allora oggi di foto ne pubblico due!!!
Ne approfitto perchè ieri ho inaugurato sulla mia pagina facebook (che è decismanete più ricca dei miei lavori rispetto a questo blog!!) una nuova serie di creazioni...lavorerò su lastre di rame...è una cosa che ho in mente da un po' ma non sono mai riuscita a dedicarmici seriamente...ho tanti disegni di progetti e vorrei nei prossimi mesi lavorarci sopra...questi sono il mio primo esperimento di lavoro finito...amo il rame...è con il rame che ho cominciato a realizzare i primi orecchini, quando a 7/8 anni seguivo i movimenti della mia vicina di casa, di 3 anni più grande, ed era di rame il progetto finale del mio corso da orafa...l'anno scorso ho scoperto l'alluminio ed è un buon compagno, ma il rame è passione per me...mi sembra che esprima tutta la mia natura...e allora ho dato vita a "tRAMarE"


sabato 28 gennaio 2012

"Che cos'è l'arte se non un modo di vedere?"(Thomas Berger)

365/8

Metti una sera a Taranto…un giro in una delle piazze centrali della città...cammini sul marciapiede antistante il piccolo locale aperto da poco dove preparano kebab e felafel (quello vero!!)…attraversi la strada, quella in cui si trova uno storico negozio di strumenti musicali e il panificio in cui puoi mangiare una delle pucce più buone della città, e ti ritrovi a camminare nell’isolato successivo…ed è su questo isolato che, dopo aver  dedicato uno sguardo distratto alla vetrina di un tabacchino e a quella di un negozio di abbigliamento poco ricercato, vale la pena fermarsi di fronte ad un monumentale arco, che sembra introdurre ad una abitazione privata (e probabilmente è così), e varcarlo…superato il cancello automatico, in fondo al cortile interno, si avrà al possibilità di entrare in una realtà del tutto dissonante, nuova e, come solo un neonato può essere, piena di speranze…è qui che si trova uno spazio espositivo...rossocontemporaneo…due piccole sale, dalle volte basse e le pareti bianche, sulle quali trovano posto nuove forme di comunicazione…nuovi talenti e le loro capacità espressive…ed è qui che io ho passato un paio d’ore della mia serata…consiglio di farci un giro…perché non è qualcosa che capita troppo spesso da queste parti e poi perché “la seconda artista sulla destra” è notevole...ed una mia amica…in bocca al lupo Pat

giovedì 26 gennaio 2012

"Non vi è miglior prova del progresso della civiltà che quella del progresso della cooperazione." (John Stuart Mill)

365/7

Città italiana, ore 20.10, sto camminando in una delle arterie principali del centro abitato…sulla strada macchine ferme, frastuono di clacson e autisti urlanti nell’idioma locale…mi chiedo quale sia il motivo…incidente? semaforo? benzinaio preso d’assalto??? Niente di tutto questo…arrivo alla fine della fila e vedo un’auto, non esattamente appena uscita da una concessionaria, direi un modello stile vecchia station wagon, ma si sa io di automobili ne capisco poco…quello che posso dire con certezza è che era stracolma di roba, fino al portapacchi sul tetto, ed era in panne…due ragazzi evidentemente stranieri, probabilmente ambulanti data la mole e tipologia di roba trasportata, tentavano disperatamente di spingerla sulla strada in salita, uno spingendola dalla zona posteriore dell’auto e l’altro dalla parte del volante, che teneva con una mano per controllare le ruote…soli…con una fila di forse 10 macchine alle spalle, evidentemente corredate di autista e il più delle volte anche di passeggeri, dalle quali si elevavano solo volgarità e rumore…ma nessun braccio per dare una mano…fino a quando non è arrivato, correndo, da une delle ultime macchine della fila, un uomo…prestante, dai modi apparentemente un po’ bruschi e dall’aspetto “rude”, berretto in testa e voce tuonante…ma, in quel contesto, controcorrente…dopo essersi precipitato a dare una mano, aiutando a spingere l’automobile verso una strada secondaria chiusa al traffico, ha diretto la sua voce contro gli altri autoveicoli più prossimi della sua a quello fermo…e dopo essere rientrato in auto, passando vicino ai due ragazzi, che non intralciavano più la circolazione, ma cercavano ancora una soluzione ai loro problemi di mobilità, ha abbassato il finestrino e ha detto a voce alta “Ragazzi scusate…l’Italia non è questa…gli italiani sono bravi…non come quei pezzi di merda che suonavano”…una meravigliosa scena di vita urbana italiana…alla fine l’eroe buono arriva sempre…e meno male…

...pausa...

365/6



Ed ecco macchinalmente oppresso dalla giornata grigia e dalla previsione d’un triste domani, 
portai alle labbra un cucchiaino di tè, in cui avevo inzuppato un pezzetto di Madeleine. 
Ma, nel momento stesso che quel sorso misto a briciole di biscotto toccò il mio palato, 
trasalii, attento a quanto avveniva in me di straordinario. 
Un piacere delizioso m’aveva invaso, isolato, senza nozione della sua causa [...]
(M. Proust, La strada di Swann)

mercoledì 25 gennaio 2012

365/5


 Vista dal finestrino del pullman che percorre la statale 100 tra Taranto e Bari
Sulla strada blocco dei tir e proteste di lavoratori
 
"Vanno
vengono

ritornano

e magari si fermano tanti giorni

che non vedi più il sole e le stelle

e ti sembra di non conoscere più

il posto dove stai"
(De Andrè) 

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martedì 24 gennaio 2012

"Donare è un'arte pacifica." (Benjamin Walter)

365/4

giornata piena di regali...inaspettati e in grado di salvarmi da una mattinata difficile da affrontare..."programmati" ma ricercati e scelti con infinito e incodizionato amore...

lunedì 23 gennaio 2012

"Nel mondo attuale ogni cultura, ogni letteratura, ogni arte appartengono a una classe ben determinata e sono quindi vincolate a una determinata politica. L'arte per l'arte, l'arte al di sopra delle classi, l'arte al di fuori della politica e indipendente da essa in realtà non esiste." (Mao Tse-Tung)

365/3

Un giro a 20km da casa in una domenica di sole per prendere nuove pietre in un laboratorio  e l’incontro con una piazza deserta, bellissima, e un oscuro presagio disegnato su un muro…forse è vero che stiamo vivendo una guerra…sono solo cambiate le armi…

"Guerra è dapprima la speranza che dopo si stia meglio; poi l'attesa che l'altro stia peggio; poi la soddisfazione che anche l'altro non stia meglio; ed alla fine la sorpresa che tutti e due stanno peggio." Kraus Karl

domenica 22 gennaio 2012

"Un eroe è colui che fa ciò che può. Gli altri non fanno" Romain Rolland

365/2

La mia foto del giorno è presa in prestito...oggi mi sarà perdonata questa eccezione alla regola...questa è la foto del muro di una piazza di Taranto che fino a qualche mese fa era grigio e sporco...oggi è arte...e la piazza è pulita e viva, come molte altre della mia città...questo è stato il mio pensiero di oggi...perchè a permettere che le mie strade recuperino dignità e valore è un gruppo di ragazzi, uniti dallo stesso amore che provo io per la mia città, ma con molta piú volontà e determinazione...da oggi hanno 2 braccia e 2 gambe in meno...il mio pensiero è per questa strana maledizione che a volte sembra sommergerci...ma che non vincerà...

"...la vita ha il significato di sempre.
Il filo non è spezzato.
Perché dovrei essere fuori dai vostri pensieri? Semplicemente perché sono fuori dalla vostra vista?
Io non sono lontano sono solo dall'altro lato del cammino."


Charles Pèguy

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venerdì 20 gennaio 2012

"Ammazzare il tempo nell'attesa che il tempo ci ammazzi" (Alessandro Morandotti)





Prendo in prestito un idea vista sul web...mi piace e allora la adotto per il mio blog..."Una foto per ogni giorno"...dedicare ogni giorno un post a una foto...scene di vita quotidiana, lavori che ho per le mani, sguardi, persone, posti...pensieri...qualcosa capitato a qualcuno che avrò incontrato quel giorno...ricche o del tutto prive di significato...piccole immagini...nessuna pretesa di scattare foto "artistiche"...niente studi di luce e composizione...e a questo proposito vi rimando al sito di Sveva Bellucci, che invece da fotografa ha inugurato una mostra con questo tema...io al contrario mi prenderò il lusso di ammettere tutto...dalle foto al buio al flash sparato fino alla postproduzione spinta...


Certo una bella sfida per me che scrivo un post al mese (quando va' bene due) perciò sono preparata a vedere trasformato questo progetto in "una foto alla settimana"...o ritrovarmi ad adattarla, da ambiziosa "rubrica" quotidiana, ad appuntamento bisettimanale o addirttura mensile...ma visto che tra i miei propositi per un anno nuovo, c'è quello di dare più vita a questo blog, vedremo cosa accadrà in questi 365 giorni...

365/1

Inauguro questa iniziativa con la geniale reintrepetazione di un Mac del ragazzo che oggi studiava di fronte a me in biblioteca...nota stonata (per foruna) in una troppo seria (ancora di più il venerdì sera) biblioteca di aspiranti chimici e farmacisti...

Il fischio è un elisir
che fa ringiovanir
e fa tornare al cuore
il buonumore, anche nel lavor.

lunedì 16 gennaio 2012

"il riso è il sole che scaccia l'inverno dal volto umano" (Victor Hugo)


...il primo mercatino targato 2012 è andato...e la verità è che, nonostante la temperatura rigida come poche giornate all'anno, il pasto freddo, la totale assenza di gente in giro, la scossa presa per avere la corrente, l'ennessima scommessa fallita, le dita congelate, fino a quando avremo amici (e parenti) che condivideranno tutto questo con noi, qualcuno che ci porta caffè caldo e crostatine, vicini simpatici e sorridenti, nuove idee da proporre che incroceranno anche un solo sguardo attento, cappelli e sciarpe in lana, borse dell'acqua calda patriottiche, foto da fare, thermos con tè caldo e panini per pranzo preparati e portati con amore infinito, parole e risate continue, non avremo proprio niente di cui lamentarci...

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sabato 14 gennaio 2012

"Nulla è pericoloso quanto l'essere troppo moderni. Si rischia di diventare improvvisamente fuori moda." (Oscar Wilde )






Ho un nuovo telefono…uno di quelli più tecnologicamente avanzati del mio con schermo rotto e incapace di gestire l’arrivo di una chiamata e di un messaggio contemporaneamente senza bloccarsi…anno nuovo…telefono nuovo…abitudini nuove…è un telefono da propositi del nuovo anno…si perché mi sono data un aiuto pratico per conseguire la mia aspirazione di aggiornare più frequentemente la pagina facebook di Speriment.ale e di scrivere qualche post in più su questo blog, che è ormai attivo da un anno ma non ha assolutamente la dimensione che vorrei dargli…e con il mio nuovo telefono ieri ho fatto una delle operazioni più banali del mondo…ricopiare dal vecchio i numeri della rubrica…due ore che hanno fruttato l’abbandono della batteria di entrambi e una valanga di ricordi…è incredibile come una operazione tanto asettica riesca a darti una misura dei tuoi rapporti e delle tue attività…poi io sono di quelle che con fatica si stacca da persone, posti o cose e, perciò, mi sono ritrovata anche i numeri usati solo una volta, magari per ordinare la pizza in vacanza!!! Però è stato piacevole…è stato come rifarsi un giro in tante esperienze della mia vita…ho ritrovato i contatti del mio periodo “cameriera di pub” e quelli del “corso di informatica”…qualche numero del circolo fotografico e dell’amato corso da orafa, fino a quelli di tecnico ambientale….mille nomi di organizzatori e “colleghi” conosciuti in giro per mercatini e infiniti contatti di amici dell’università che ora sono dislocati in varie parti del mondo…coinquilini, compagni di classe ritrovati da “grandi”, amici di amici e qualche contatto legato al progetto scritto insieme a pochi…è stato bello “scoprire” come ogni esperienza che ho vissuto, oltre a formare la persona che sono oggi, abbia fatto rimanere qualcuno nella mia vita…mi ha permesso di far nascere, crescere, coltivare rapporti che arricchiscono la mia vita ogni giorno al di là di quelle esperienze momentanee o della contingenza degli eventi….e poi ho copiato i miei numeri preferiti…quelli presenti in memoria dal primo giorno in cui ho un cellulare in mano, quasi 15 anni fa…e che c’erano anche prima, scritti a penna su qualche rubrica alla fine dei diari scolastici…e che rimangono lì…passano da una rubrica all’altra…a volte cambiano cifre ma il nome è sempre lo stesso…come la voce, quando ci sentiamo…non sono tanti (parenti esclusi!!) ma hanno il potere di addolcirmi…mi regalano sorrisi quando leggo le loro parole e mi ricordano nostalgicamente quelli che invece mi sono ritrovata a cancellare con un certo amaro in bocca…a questi numeri storici, negli anni, se ne sono aggiunti di nuovi, diventati storici di diritto e intensità…perché non sempre conta “l’anzianità di un rapporto”…e mentre tanti nomi e cifre sono stati memorizzati e dopo un po’ cancellati, loro hanno resistito testimoniando la difficoltà che si prova a volte a rimanere vicini ma la volontà forte di non perdersi e di restare punto di riferimento a varie distanze….non avevo bisogno di dare uno sguardo a una fredda rubrica telefonica per ricordarne il valore…molti hanno continue piccole dimostrazioni del mio grande affetto per loro…e poi ho spesso la fortuna di guardarli negli occhi o di sentire la loro voce piuttosto che leggere i loro nomi in sequenza su uno schermo (adesso touch!!!)…ma per un paio d’ore sono stata inaspettatamente sommersa da ricordi e emozioni ed è stato bello e nostalgico e prima di perdermi totalmente in malinconie e ricordi addolciti tipici della mia natura mi è venuta voglia di dare a tutto e tutti il giusto posto e valore, per non incorrere nell’errore che a volte commetto di sminuire la grandezza e la fortuna che oggi ho per le mani…buon anno a tutti Amici miei…

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